Di Alessandro Fusillo
In molti mi stanno chiedendo informazioni su una risposta di AIFA ad un’istanza di accesso civico con la conferma che i vaccini Covid-19 non prevengono il contagio.
È un bene che AIFA l’abbia detto, ma in realtà non c’è alcuna novità. Che i vaccini non prevenissero il contagio è stato scritto fin dall’inizio in tutti i bugiardini, come noi avvocati stiamo scrivendo nei ricorsi da ormai tre anni. Ma i giudici, a partire dalla Corte costituzionale, non ne tengono conto, questo è il problema. Più in generale la magistratura, con poche lodevoli eccezioni, tende a sfuggire a tutti gli argomenti scomodi che mettono in difficoltà il governo e che dovrebbero condurre a sconfessarne l’operato durante il periodo pandemico. Manca una magistratura indipendente dal potere politico ed in grado di tutelare i diritti e le libertà dei cittadini, chiunque sia responsabile della loro violazione.
I bugiardini con l’indicazione che i vaccini servono solo a prevenire la malattia e non il contagio sono pubblicati sul sito dell’EMA sin dalla prima autorizzazione. La stessa EMA specifica sul suo sito internet, che i vaccini COVID-19 non sono autorizzati per prevenire la trasmissione del virus da persona a persona (questo è il link al sito di EMA (https://www.ema.europa.eu/en/human-regulatory-overview/public-health-threats/coronavirus-disease-covid-19/covid-19-medicines/covid-19-vaccines-key-facts)). Pertanto, era evidente già fin dall’inizio della sciagurata campagna vaccinale che le informazioni del governo, secondo cui i vaccini e il green pass garantivano di non trovarsi tra persone contagiose, erano false.
Pertanto, con la dichiarazione di AIFA è l’ennesima conferma di quanto dichiamo da tre anni, ma non cambia nulla. Chi è stato sospeso poteva e può ancora oggi chiedere che la sospensione sia dichiarata illegittima e che gli vengano restituiti gli stipendi. La migliore prova del fatto che i vaccini Covid-19 non sono conformi a quanto previsto dal decreto-legge 44/2021, cioè che servano per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2, viene dai bugiardini. Tuttavia, molte pronunce hanno rigettato le richieste dei lavoratori e professionisti sospesi ritenendo giustificati gli obblighi vaccinali e disinteressandosi della mole enorme di documenti che dimostrano l’inefficacia e la pericolosità dei vaccini.
L’argomento della inefficacia dei vaccini per prevenire il contagio, della loro non conformità a quanto previsto dal DL 44/2021 è contenuto in tutti i miei ricorsi, individuali e collettivi nei cui fascicoli sono stati sempre prodotti i bugiardini.
Attenzione, poi, a non farsi distrarre da un falso argomento. Che i vaccini siano o no efficaci è irrilevante. Nessuno può essere costretto a sottoporsi ad un trattamento sanitario, anche se questo trattamento fosse utile, efficace e privo di effetti avversi. Il tema è l’affermazione di un principio basilare senza il quale non esiste civiltà: ciascuno è proprietario di sé stesso e nessuna interferenza del governo è ammissibile nella sfera di libertà personale che è inviolabile.