Ancora qualche giorno e si riconsegna pistola e tesserino. Mi sono ripromesso di non firmare nulla, nonostante la tentazione sia ogni giorno più forte.
Purtroppo il lavoro svolto negli ultimi tempi, in troppe occasioni, ha ben poco a che vedere con il giuramento prestato e cozza ogni giorno di più con la mia coscienza.
Di andare in giro a bastonare poveracci che hanno la sola colpa di aver cercato di vivere una vita normale mi viene la nausea solo a pensarci. Di tormentare con servizi pianificati negozianti per il fatto di aver permesso l’ingresso a un concittadino senza lasciapassare mi fa orrore.
Se poi penso a come le istituzioni e i nostri vertici ci hanno abbandonati e riempiti di merda, accusandoci pubblicamente di essere dei traditori, degli untori, ignoranti che non si interessano della collettività e che credono nella terra piatta, arrivando addirittura a girare spot nei quali ci dipingono come idioti ispirati da un diavoletto interiore.
In questi mesi, oltre ad aver segregato in casa milioni di nostri concittadini e contribuito a distruggere la nostra economia con misure del tutto inutili, ci abbiamo preso anche un po’ di gusto. Ho visto colleghi multare invalidi e gli esercenti che li avevano ospitati nel negozio per pietà, ragazzini in uniforme irrompere nelle chiese e interrompere funerali, mettendosi a multare sacerdoti e parenti davanti alla bara del defunto.
Per non parlare delle irruzioni illegali all’interno di proprietà private, alla ricerca di feste e barbecue, o degli inseguimenti dei pericolosi teenagers in violazione del coprifuoco, gli stessi che oggi circolano come zombie per le strade, con doppia mascherina e la paura di morire di un virus che alla loro età ha un tasso di mortalità dello 0,02%.
Sinceramente mi vergogno profondamente di aver preso parte, anche se indirettamente, a tutto questo.
Continuare a indossare questa divisa? Continuare a vivere in un paese dove, dal bambino delle elementari alla nonnina di novantanni, sono tutti talmente accecati dall’odio e dalla paura da schivarti per strada quando giri senza mascherina, manco avessi la lebbra?
Non so più cosa rispondere.
Uno sfogo triste e desolante ma, al contempo, ci fa sperare nel risveglio delle forze dell’ordine (almeno alcuni), che potrebbe portare ad un dissolvimento della dittatura sanitaria.
Se volete sapere chi è Luca Donadel questo è il suo sito https://www.lucadonadel.it/