di Alessandro Rossi
Vi vedo che non parlate, ma tremate.
Vi vedo che non avete il coraggio di supporre con voi stessi che quel vostro amico, quel vostro parente, quel vostro conoscente, che se ne è andato così all’improvviso, se ne sia andato per QUEL motivo.
Vi capisco eh, sono due anni che tenete una posizione. Avete fatto tre dosi, convinti che vi avrebbero salvato il culo.. e adesso tra di voi, vi trovate tutti a prendere il secondo o il terzo giro di covid.
Quelli che non sono dipartiti improvvisamente per un infarto, o per un tumore fulminante, o per una emorragia cerebrale.
E capisco che non vogliate farvi certe domande.
Tipo come cazzo è possibile che Alessandro Rossi, sono due anni che parla parla parla, e sta malattia non se l’è ancora beccata?
Vi vedo seppellire le risposte scontate (tipo che non era così forte sta malattia, o tipo che vi siete sfasciati il sistema immunitario)…
Vi vedo trasalire al primo affanno: “Mi sveglierò domani mattina? Ma si, figurati se è colpa del coso, sarò un pò stanco”.
Con quel brivido freddo lungo la schiena, che vi affannate a nascondere.
Vi vedo, cercare di autoconvincervi che i ragazzini di 13 anni morivano pure prima, in classe, davanti agli altri, benché nella vostra esperienza personale, non sia mai capitato.
E ve lo confesso.
Ho pietà di voi.
CI avete cacciato, bannato, escluso, trattato come appestati per due anni…
E si, ve lo confesso, mi siete andati sullo stomaco. A me, come a tutti gli altri.
Noi che per due anni vi abbiamo avvertito.
Con una fatica infame, contro tutti i nostri interessi. Passando per complottisti, negazionisti, squilibrati, terrapiattisti.
Additati al pubblico ludibrio da quella parte “buona” della Società. Quella ligia alle regole. Pure se le regole assomigliano al suicidio…
Ma adesso, sinceramente, mi dispiace genuinamente per voi.
Per voi, per i vostri parenti, per i vostri figli, che siete corsi ad avvelenare per permettere loro di far parte degli “IN”.
Sono qui per dirvi che è ora che facciate outing.
Non vivete con questo peso sullo stomaco, non vi fa bene.
Accettate la cosa.
Avete sbagliato. Vi siete fidati di coloro verso i quali MAI si deve avere fiducia: Lo Stato.
Guardatevi allo specchio e dite: “Avevano ragione loro. Io avevo torto. E’ inutile continuare a fingere.“
Accettate la cosa, e passate dal lato giusto della forza.
Dal lato di quelli che chiedono Norimberga, quelli che vogliono vedere tutti gli ultimi due governi penzolare da una forca.
E’ vostro diritto. Vi hanno avvelenato. Voi, i vostri figli, i vostri conoscenti.
Unitevi a chi aveva già capito, se avete sufficiente amor proprio, scusatevi.
E gridate a gran voce (chi non è troppo affannato), affinché ci sia la più grande epurazione di politici della storia contemporanea.
E’ ora che chi vi ha distrutto l’esistenza, paghi con la legge del taglione.
OPPURE, potete testardamente continuare a raccontare bugie a voi stessi, confortati da Rai3.
Ma in tal caso, ammesso che tra un paio di anni non finiate noncorrelati, vi ritroverete a fare questo discorso ancora e ancora.
Con altri parenti, amici, figli, scomparsi improvvisamente per colpa della pizza margherita o del caffé troppo caldo. (Alessandro Rossi)