Vi spiego un attimo le sanzioni, in economia.

di Alessandro Rossi.

Se decidi di non comprare più una merce dal tuo abituale rifornitore, lui si impoverisce?

Si, se non riesce a rimpiazzarti con altri clienti che spendono quanto te. No, se ci riesce.

Viceversa, chi decide di non comprare più la merce, si arricchisce o si impoverisce?

Per forza di cose, si impoverisce. Perché se non avesse avuto bisogno di quella merce, non l’avrebbe comprata per anni. E se ne ha bisogno, deve comprarla da qualcuno che aveva precedentemente scartato, perché meno conveniente.

Quindi, chi fa questo genere di sanzioni, si impoverisce di sicuro.

Mentre chi le riceve, FORSE.

Questo ovviamente, nel breve periodo. Nel lungo periodo, ricordiamoci che non si tratta di besciamella al tartufo, ma di ENERGIA.

E’ quindi quantomeno improbabile che il compratore non trovi qualcun altro disposto a comprare ENERGIA, anche se forse a prezzi inferiori.

Mentre per chi applica le sanzioni, quindi si ostina a pagare di più l’energia o ad averne di meno, o tutte e due le cose, la situazione diventa DEVASTANTE perché il maggior prezzo influisce praticamente su tutti i beni economici.

Nella peggiore delle ipotesi per il sanzionato (che non si è verificata), la Russia “guadagna un pò di meno”.

Nella peggiore delle ipotesi per i sanzionatori …

Prezzo energetico alle stelle, fallimenti a catena, carenze alimentari e assideramento invernale.

E attenzione, questa ipotesi per i sanzionatori, non è da scartare a priori, perché non è così semplice sostituire un fornitore come la Russia, e potrebbe addirittura non essere possibile a prescindere dal prezzo che si è disposti a stampare.

Invece di darci perennemente degli antiscientifici (per il covid) e filoputiniani (per le nostre posizioni in Ucraina), cercate di capire l’Economia Austriaca.

Potreste essere ancora in tempo.

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