Con questo perfettamente motivato provvedimento cautelare che consente ad una psicologa (categoria sanitari) di continuare a lavorare anche se, legittimamente, non si è fatta trattare con una iniezione sperimentale a base genica (alias vaccino Covid-19), la giudice dimostra di aver accertato la VERITÀ MATERIALE!
Finalmente!
E, dunque, parla di iniezione sperimentale che non è atta a ridurre i contagi, ma che porta ad eventi avversi gravissimi fino alla morte, e fa pure riferimento al rischio della mutazione genetica.
E conclude nell‘unico modo possibile: l’imposizione del trattamento è radicalmente illegittimo.