di Eugenio Capozzi
Le inchieste britannica e italiana sulla gestione politica del Covid portano alla luce le prove documentarie inconfutabili di quello che le persone non rincitrullite dalla propaganda avevano già compreso da molto tempo.
Quasi tutti i governi occidentali hanno mentito sistematicamente, spudoratamente: strumentalizzando, aizzando, provocando la paura dei cittadini; trincerandosi dietro la “scienza” per decisioni che di scientifico non avevano proprio niente, ed erano finalizzate soltanto a stabilizzare il proprio potere attraverso l’emergenza trasformata in stato di eccezione praticamente permanente.
I governi italiani Conte 2 e Draghi in questa manipolazione disonesta sono stati tra i peggiori. Pur di rafforzarsi non hanno esitato ad accettare cinicamente decine di migliaia di morti evitabili, a lasciare malati senza cure, a negare l’ultimo saluto dei parenti ai defunti, a distruggere vita, lavoro, studio, socialità di tutti. Ma quasi nessuno è innocente, con l’eccezione della Svezia e con attenuanti per qualcuno, tra cui proprio i britannici.
Più si indagherà, più questo tratto comune emergerà alla luce. E più si indagherà, più si manifesterà la seconda grande truffa: il “pactum sceleris” dei governi (e dell’Ue, e dell’Oms) con lobby potentissime per forzare, attraverso la discriminazione, società intere a determinati, supposti trattamenti terapici, rifiutando tutti gli altri.
Tutti quelli che hanno creduto a questa montagna di inganni, demonizzando chi li additava e chi difendeva i principi di libertà contro l’abuso del potere, per quanto tempo ancora continueranno a voltare la testa dall’altra parte, a cercare alibi, a cercare di cambiare discorso?
