di Eugenio Ciolli
LA SOVRANITÀ STATALE È NEMICA DELLA SOVRANITÀ DELLA GENTE.
Prima della banca centrale, L’Argentina vantava un reddito pro capite superiore a quello statunitense.
Negli anni 30, con gli states in piena depressione causata dalla fase espansiva scriteriara della Fed (fondata nel 1913), l’Argentina era il polo commerciale e la culla della cultura dell’America Latina.
Poi le cose cambiarono.
La nascita della banca centrale provocò un’inflazione monetaria incontrollabile, che trasferì potere di spesa e ricchezza in mano allo stato, alimentando il clientelismo elitario e la corruzione.
Nacquero i primi regimi, c’era un clima perenne di instabilità politica, lotta sociale, golpe.
Le aziende facevano politica invece di fare economia. E alla fine si dovette affiancare il dollaro nell’economia interna.
Quindi le banche nazionali fanno parte del problema, e trasferiscono la sovranità dal risparmiatore e dal settore commerciale allo stato, che aumenta a dismisura mangiando risorse, sostenuto dai super ricchi.. e infine creano i presupposti per la colonizzazione.