Sintesi della conferenza stampa del DUO ASSASSINO

Il governo Draghi-Speranza vive e fa vivere gli italiani in una realtà immaginaria parallela, amplificata dal suo apparato mediatico di propaganda.

Una dimensione in cui si possono tranquillamente e senza contraddittorio spacciare per vere o verosimili falsità assolute, smentite infinite volte da dati incontrovertibili.

Falsità come quella secondo cui ricattare i cittadini, impedire loro di viaggiare e di andare al bar, togliere loro lo stipendio per costringerli ad assumere un farmaco che non impedisce la diffusione di in virus sarebbe stato un grande successo, e avrebbe “evitato le chiusure“, quando in nessun paese del mondo si sono adottate costrizioni così oppressive, e la vita è andata avanti normalmente, e i dati sanitari sono stati migliori o simili a quelli italiani – puro nonsenso, ma possono dirlo perché nessuno li prende a pernacchie come meriterebbero.

Falsità come quella secondo cui “torniamo alla normalità” e siamo al “liberi tutti“: quando per più di un mese dovremmo esibire ancora un lasciapassare per prendere un caffè, tanto più per lavorare, e fino a giugno continua l’obbligo di farmaco per milioni di italiani, mentre nel resto del mondo civile il lasciapassare non esiste più, le mascherine non servono più nemmeno a pulire i vetri e gli obblighi, laddove erano stati adottati, sono stati aboliti già per manifesta irrazionalità e inutilità.

Ma soprattutto i nostri governanti possono avere la sfacciataggine di sostenere seriamente, e senza che nessuno mandi loro un’ambulanza della Croce verde, che tutto il sistema di controllo del green pass non deve essere semplicemente eliminato, come in tutto il mondo civile, ma tenuto in piedi per venire immediatamente riattivato appena si presentasse una nuova emergenza.

Sono così sicuri di poter fare quello che vogliono, e di poter disporre arbitrariamente delle libertà fondamentali dei cittadini, che ce lo dicono in faccia, che il nostro presunto ritorno alla normalità è soltanto un’ora d’aria, e che appena potranno, con qualsiasi pretesto, faranno di nuovo scattare il chiavistello delle nostre celle.

E tanti sudditi ormai completamente rincretiniti dall’abitudine rassicurante alla servitù applaudono beati.

(Eu. Cap.)

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