Giornata mondiale della libertà di stampa: Italia al 58esimo posto. Da quando c’è Draghi è scesa di 17 posizioni

Oggi è la giornata mondiale della libertà di stampa, e come ogni anno è stata resa nota la classifica stilata da RSF, Reporters Sans Frontiers. Ebbene, l’Italia si trova al 58° posto, una delle peggiori posizioni per uno stato europeoMa il dato interessante da notare è che nel 2021, quando l’illuminato Premier Draghi stava altrove, l’Italia stava nella posizione 41: ne ha perse 17 in un anno.

In effetti, come dimenticare la stampa nostrana atterrita ed asservita, che non ha saputo (o potuto) sollevare obiezione alcuna di fronte ad un premier che snocciolava dati fantasiosi sui contagi da Covid, che si sperticava in raccomandazioni minacciose circa il sacro siero (“non ti vaccini, ti ammali, muori“) o che si lanciava in spericolate previsioni del tipo: “I vaccini sono l’unica garanzia per ritrovarsi tra persone sane e non contagiose“, il tutto creando un insano panico nella popolazione e soprattutto una scriteriata lotta intestina tra vaccinati (i buoni) contro i pericolosi untori no-vax. Uno spettacolo indecente con l’applauso degli astanti giornalai che val bene le 17 posizioni perse in 12 mesi…

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