L’irrazionalità del marxismo è confermata dalla teoria e dalla storia

di MICHAEL HUEMER

Sono conosciuto per il fatto di citare sempre il marxismo come un esempio di credenza politica irrazionale. Ciò infastidisce gli ambienti intellettuali (anzi, alcuni saranno probabilmente indignati da questo scritto), ma ciò non impedisce che sia assolutamente vero; significa solo che certe forme di irrazionalità sono popolari negli ambienti intellettuali.

In effetti, considero il marxismo come il paradigma di una credenza politica irrazionale; se non è irrazionale il marxismo, nulla lo è. La teoria è stata tanto coerentemente confutata quanto può esserlo una teoria sociale. A volte, le persone mi chiedono di spiegare perché dico questo.

Iniziamo dal perché dico che è stata solidamente confutata:

  1. Sviluppi teorici: poco dopo che Marx scrisse le sue opere, la teoria economica ad esse sottostante fu respinta essenzialmente dall’intero campo e superata da una teoria migliore. Praticamente nessuno che studi l’argomento (al di fuori dei regimi marxisti oppressivi) crede più alla teoria del valore-lavoro. Senza la teoria del valore-lavoro, non c’è teoria del plusvalore, nessuna teoria dello sfruttamento, e quindi la parte centrale della critica del capitalismo è fuori gioco. Se non sapete di cosa io stia parlando, provate a leggere un qualsiasi testo standard sulla teoria dei prezzi. Se imparate la moderna teoria dei prezzi, sarete d’accordo con essa e rifiuterete anche voi la teoria del valore-lavoro. È una cosa su cui non c’è più nessuna discussione.
  2. Sviluppi storici: il marxismo è stato provato molte volte. È stato provato in molti paesi con culture diverse, in tutti i continenti ad eccezione dell’Australia e dell’Antartide. Da persone diverse, con diverse variazioni sulla teoria, in tempi diversi. Ogni volta è andato terribilmente male. Non solo una o due volte, e non solo leggermente male. Nei casi migliori, ha provocato grande povertà e abuso di potere. Nel peggiore dei casi, ha provocato le più grandi atrocità umane della storia. In totale, tra 100 e 150 milioni di persone sono state uccise dai loro stessi governi marxisti nel XX secolo. Essere un marxista, per quanto posso comprendere cosa significhi, è credere che, essendo a conoscenza di tutto questo, dovremmo riprovarci.
  3. Prevedibilità: nel caso si sia tentati di dire che Marx non avrebbe potuto anticiparlo: sì, avrebbe potuto. Non è difficile capire che dare un potere totale allo Stato potrebbe portare con sé alcuni problemi – non è che la storia degli Stati sia insignificante fino al XX secolo, quando improvvisamente, per la prima volta nella storia, le persone con il potere hanno iniziato ad abusarne. Né questo è solo un punto ideologico di destra. Ecco una testimonianza: Mikhail Bakunin era un anarchico socialista contemporaneo di Marx. Molto, ma molto a sinistra. Mise in guardia Marx su quello che sarebbe successo se i marxisti avessero preso il potere: che la dittatura del proletariato sarebbe diventata la nuova classe di sfruttatori e oppressori. Questa è l’obiezione più ovvia che dovrebbe venire in mente a chiunque abbia familiarità con gli esseri umani, entro un minuto dall’ascolto delle opinioni di Marx.

Marx respinse gli avvertimenti di Bakunin con una serie di insulti personali e dichiarazioni dogmatiche. Citazioni reali della risposta di Marx a Bakunin sono: “Ciance da scolaretti”! “Il culo! Questa è un’assurdità democratica, una scoreggia politica”! (The Marx-Engels Reader, 543-5) Ma quello che Bakunin ha previsto è essenzialmente proprio quello che è successo. Do questo esempio per illustrare che anche un estremista di sinistra poteva vedere il problema più grande, già nel XIX secolo.

La seconda obiezione più ovvia al comunismo è che le persone non lavoreranno disinteressatamente per il bene della società. Questa non è stata certo una nuova, imprevista scoperta del XX secolo. Questo fatto, di nuovo, dovrebbe essere ovvio per chiunque abbia familiarità con gli esseri umani, se appena dedichi uno sforzo a pensare a cosa potrebbe andare storto. E se una persona vuole rifare radicalmente la società, ma non dedica alcuno sforzo a pensare a cosa potrebbe andare storto, quella persona è irrazionale.

Bertrand Russell – lui stesso un socialista democratico – ha detto questo di Marx: “Le mie obiezioni a Marx sono di due tipi: una, che era confuso; e l’altra, che il suo modo di pensare era quasi interamente ispirato dall’odio”. Russell visitò la Russia nel 1920, pochi anni dopo che i bolscevichi si insediarono. Persino in quella fase iniziale, concluse che l’esperimento comunista era un fallimento. Cito questo esempio per illustrare, ancora una volta, che non era necessario essere di destra per accorgersi dei problemi con il marxismo già molto tempo fa.

Ora se qualcuno oggi, dopo tutto quello che abbiamo visto, dice: “Dovremmo dare un’altra occasione al marxismo”, penso che la sua non possa essere una affermazione razionale, di fronte all’evidenza dei fatti di cui disponiamo. È una cosa che una persona razionale non può pensare.

Eppure ci si continua ad imbattere per davvero in marxisti nel mondo in cui vivo (il mondo accademico), e generalmente sembrano persone normali, anche belle persone, oltre ad essere intelligenti e istruiti, a parte il fatto che sono marxisti. Non so come sia possibile, se non che la politica disattiva la capacità di ragionare delle persone.

E ho dimenticato di menzionare anche che praticamente tutte le previsioni significative e verificabili fatte da Marx si sono rivelate esattamente l’opposto di quello che è successo. Ad esempio, la classe media avrebbe dovuto ridursi e scomparire, la classe inferiore espandersi, tutti diventare più poveri, e poi il capitalismo doveva collasssare a causa delle sue “contraddizioni”. Invece, la classe media si espanse, la classe inferiore si ridusse, tutti si arricchirono, il capitalismo si espanse e il comunismo crollò.

QUI il link all’originale – TRADUZIONE DI PIETRO AGRIESTI

Libro di MICHAEL HUEMER

Rispondi